|
l'Eclissi totale |
|
|
METEO |
Immagini aggiornate quotidianamente dal
satellite. |
|
ETNA |
L'eruzione del 23 luglio 2001 vista
dal satellite.
A volte è difficile rendersi conto della grandezza di un
evento se non da un punto di vista inusuale |
|
LA MIA CITTA' |
Previsioni Meteo di Forlì |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
11 agosto 1999 |
Un'eclissi totale di Sole è evento
rarissimo; per ogni dato punto sulla Terra si ripete ad intervalli
di decine se non centinaia di anni. Non ci saranno altre eclissi
totali in Italia prima del 2081; la Turchia, per una curiosa coincidenza,
ne avrà invece un'altra fra pochi anni, nel 2006.
La rarità dipende dal fatto che Luna orbita intorno alla
Terra su un piano che è inclinato di circa 5 gradi rispetto
a quello su cui la Terra gira intorno al Sole. Quindi, solo raramente
Terra, Luna e Sole si trovano perfettamente allineati, in
modo che l'ombra della Luna cada sulla Terra, o quella della
Terra sulla Luna (si ha allora una eclissi di Luna).
Inoltre, solo quando la Luna è più vicina alla Terra,
e quindi ci appare più grande, l'eclissi può essere
totale, invece che anulare.
Le eclissi di Luna si ripetono con molto maggiore frequenza su un
dato luogo terrestre perché il cono d'ombra gettato dalla
Terra è quaranta volte più ampio di quello lunare.
|
|
|
Un'eclissi si verifica quando
tre corpi celesti sono perfettamente allineati tra loro. Quando
la Luna si interpone tra la Terra ed il Sole, in modo da oscurare
quest'ultimo, si ha una eclissi di Sole; quando e' la Terra ad interporsi
tra Luna e Sole, e getta quindi la sua ombra sulla Luna, si ha una
eclissi di Luna. La Luna orbita intorno al Sole in circa 29 giorni
e mezzo (da cui la durata del nostro mese). Poiche' pero' la sua
orbita si svolge su un piano inclinato di circa 5 gradi rispetto
al piano su cui orbita la Terra intorno al Sole, solo raramente
la Luna passa esattamente davanti al disco solare e
produce una eclisse. In genere, la Luna passa poco "sopra"
o poco "sotto" il Sole, e la sua ombra si perde nello
spazio vuoto. In questa fase, la Luna e' detta Luna nuova, perche'
per qualche giorno e' invisibile, prima di "rinascere"
col primo spicchio, trovandosi in una direzione prossima al Sole.
Solo ogni sei mesi, in media, la Luna passa esattamente sulla linea
che congiunge Terra e Sole, e si ha allora una eclissi di Sole.
Si possono avere tre tipi di eclissi di Sole: parziale, anulare,
e totale. Si ha una eclissi parziale quando la Luna copre solo parte
del disco solare. In Italia l'eclissi dell'11 agosto sara' visibile
come eclissi parziale: solo una percentuale tra il 70 e l'95% circa
del Sole sara' infatti coperta. Poiche' l'orbita della Luna (come
quelle di tutti i corpi del sistema solare) e' ellittica, il nostro
satellite si trova a volte piu' vicino, a volte piu' lontano dalla
Terra. Quando la Luna e' piu' lontana, il suo diametro apparente
e' minore, e quindi la Luna non riesce a coprire interamente il
disco solare, anche se fosse perfettamente centrata su di esso.
Si ha allora una eclissi anulare. Infine, quando la Luna e' piu'
vicina, il suo corpo riesce a coprire interamente il Sole, e si
produce il meraviglioso e rarissimo spettacolo dell'eclissi totale.
Rarissimo, perche' la regione terrestre da cui l'eclissi appare
totale e' in genere ristretta ad una fascia di trecento chilometri
al massimo. Il rapido moto di rotazione della Terra, combinato col
moto della Luna, fanno si' che una eclissi totale sia oltretutto
molto breve, al massimo 7 minuti. Il fatto stesso che l'eclissi
possa accadere e' quasi un miracolo: solo la coincidenza che la
piccola Luna sia cosi' vicina alla Terra da apparire estesa quanto
o poco piu' dell'immensamente grande Sole, la rende possibile. L'eclissi
dell' 11 agosto sara' totale in una fascia di circa cento chilometri
che attraversera' l'Europa centrale, e durera' al massimo due minuti
e 40 secondi.
La fase parziale che precede e segue l'eclisse durera' invece in
tutto quasi tre ore. |
|
La storia dell'eclissi |
La storia delle eclissi è antica quanto la storia dell'umanità. Tutti
i popoli dell'antichità hanno registrato, nei loro miti e racconti,
il mistero del Sole che si spegne. Probabilmente lo stesso sviluppo
dell'astronomia ha ricevuto un decisivo impulso dal desiderio di prevedere
le eclissi di sole e luna. Si può immaginare di quale prestigio potessero
godere nel passato quegli astronomi che, analizzando lunghe serie di
osservazioni accumulate nel corso di secoli, riuscivano a scovare regolarità
nella successione apparentemente capricciosa delle eclissi, e quindi
potevano prevederne l'occorrenza. Si racconta che due astronomi cinesi
del 2300 a.C., Hsi e Ho, pagassero con il taglio della testa la loro
colpa di non aver previsto una eclissi di Sole. Forse messi in guardia
da questo deprorevole incidente, gli astronomi Babilonesi, intorno al
quinto secolo a.C. avevano individuato dei cicli, detti saros, durante
i quali le eclissi si ripetevano nelle stesse date dell'anno. Non a
caso, la parola magia viene dai Magi, la casta sacerdotale dei Medi
persiani, dediti all'astrologia. Ma anche Greci e Romani erano sensibili
al fascino del buio a mezzogiorno. Erodoto, con divertita ironia, narra
dell'eclissi di Sole che spaventò Serse nel momento in cui stava per
sferrare il disastroso attacco alla Grecia nel 480 a.C. I suoi magi,
però, lo assicurarono che l'eclissi era un buon segno, perchè "la
Luna è con noi, il Sole è con i Greci": se la Luna oscura il Sole,
quindi, la vittoria è sicura. Plutarco poi era un avido narratore di
presagi connessi ad eclissi: molti personaggi delle sue Vite Parallele
nascono, muoiono, o compiono grandi gesta in coincidenza di eclissi
di sole o luna. Romolo supera tutti: secondo Plutarco, viene concepito
durante una eclissi di Sole e muore (o viene assunto in cielo come divinità)
durante un'altra. Per gli astronomi, le eclissi di Sole costituiscono
croce e delizia. In mancanza di satelliti artificiali che studiassero
il Sole da vicino, le eclissi di Sole erano nel passato l'unico modo
per studiare la corona solare ed altri aspetti della superficie del
Sole. Purtroppo però spesso le eclissi sono osservabili solo all'altro
capo del globo, da sperdute isolette della Polinesia o in piena Africa.
Portare strumenti delicati e astronomi ancora più delicati in zone malariche
e lontanissime era un'impresa rischiosa, oltreché costosa. Nel 1914,
per esempio, i componenti di una spedizione tedesca in Crimea vennero
arrestati in blocco prima ancora di cominciare le osservazioni. Il Sole
aveva scelto un cattivo momento per eclissarsi: la Germania infatti
aveva appena dichiarato guerra alla Russia. La spedizione era stata
organizzata per verificare le predizioni di Einstein della Relatività
Generale. Nel 1919, in un'Europa ancora fumante delle rovine della guerra,
una spedizione simile venne organizzata dagli Inglesi verso una piccola
isola dell'Atlantico. La spedizione stavolta ebbe successo: Einstein
aveva ragione, e la teoria che sconvolse il concetto di spazio e tempo
ricevette il crisma della verifica scientifica proprio mediante un'
eclissi di sole, come sarebbe piaciuto a Plutarco. |
|