ABERRAZIONE |
|
Si definisce aberrazione ottica il comportamento di una lente reale (o di un obiettivo) che si scosta dal comportamento ideale volto ad ottenere un'immagine puntiforme di una sorgente puntiforme, qualunque sia la posizione dell'oggetto rispetto all'asse ottico della lente e la natura della luce incidente. Le aberrazioni sono provocate dalle leggi fisiche di propagazione della luce e non da difetti di fabbricazione; sono ineliminabili completamente, anche nel migliore obiettivo. |
ABERRAZIONE CROMATICA |
|
Perdita di qualità dell'immagine dovuta all'incapacità di una lente di convergere In un nico fuoco tutte le lunghezze d'onda di cui è composta la luce. Si può correggere nella maniera più semplice mediante un doppietto (coppia di lenti) composto da una lente convergente e una divergente. |
Aberrazione sferica |
|
Quando si sceglie un nuovo obiettivo per la propria fotocamera si può trovare su alcuni la scritta "Aspherical" o "Asferico". Che cosa significa?
Va detto che la sfericità è una delle aberrazioni che la luce può subire durante il suo percorso verso la pellicola, a causa della rifrazione dell'obiettivo.
Se consideriamo una semplice lente convessa, ovvero con questa forma: "()", possiamo capire che i raggi di luce che colpiscono la lente al centro non subiscono deviazioni, mentre quelli che la colpiscono in punti diversi vengono deviati di un angolo che varia a seconda dell'angolo di incidenza. Poichè qusto tipo di lente è, di norma, a forma sferica (cioè la sua superficie è lavorata come se si trattasse di una porzione di sfera) si introduce un difetto che fa convergere i raggi luminosi in punti leggermente spostati rispetto al piano focale di quello che passa per il centro.
In pratica, i raggi luminosi che passano dalla periferia della lente saranno messi a fuoco un pò prima di quelli più centrali. Ciò comporta il fatto che l'immagine sarà a fuoco al centro e andrà via via sfuocandosi verso il margine o viceversa.
Tale aberrazione viene corretta con l'introduzione di altre lenti che, lavorate opportunamente, indroducono deviazioni della luce opposte a quelle della lente sferica così da neutralizzarne il difetto.
Un altro sistema di parziale correzione è dato dall'utilizzo di lenti non sferiche, ma lavorate in modo da evitare direttamente la distorsione indesiderata.
Ecco perchè è importante scegliere obiettivi asferici, solo così avremo la certezza (o quasi) di non avere problemi di definizione dell'immagine anche ai bordi. Potete verificare il difetto nelle immagini scattate con le fotocamere più economiche, dove il bordo è (molto spesso) sfuocato.
Il grande numero di lenti che compongono gli obiettivi è inoltre dovuto alla correzione di altre aberrazioni, delle quali parleremo più avanti. |
ABERRAZIONE SFERICA |
|
Perdita di qualità dell'immagine dovuta all'impossibilità per una lente di portare i raggi marginali (quelli che attraversano la lente nelle zone marginali) e quelli parassiali (che attraversano la lente al centro) a convergere nel medesimo punto. Esiste quindi in realtà una zona dove vanno a fuoco i diversi raggi di luce che attraversano la lente.
Si riduce chiudendo il diaframma. Si corregge con uno schema ottico composto da più lenti. Un'aberrazione sferica residua viene utilizzata in obiettivi (e accessori) a fuoco morbido. |
Absolute Position Lock (APL) |
|
Il processore APL registra in modo accurato il movimento della fotocamera durante qualsiasi reinquadratura, quindi utilizza tali misurazioni esatte per calcolare la correzione della messa a fuoco necessaria e invia i comandi corretti al motore di messa a fuoco dell'obiettivo per poter effettuare la compensazione. Il processore APL esegue dei calcoli sulla base di algoritmi posizionali avanzati ed effettua le correzioni di messa a fuoco richieste a una velocità tale da evitare qualunque ritardo dell'otturatore. Il firmware della Hasselblad H4D perfeziona quindi la messa a fuoco utilizzando il preciso sistema di recupero dei dati disponibile con tutti gli obiettivi HC/HCD |
Acceleratore Grafico |
|
Scheda di espansione per computer, specificamente creata per incrementare la performance dei grandi softweare di grafica e immagini |
Accumulatore |
|
Sistema capace di immagazzinare sotto forma di energia chimica l’energia elettrica che gli viene fornita al momento della carica e di restituirla fino all’esaurimento. L’accumulatore può essere ricaricato numerose volte. Negli apparecchi fotografici o nei flash vengono utilizzati accumulatori ricaricabili al Nichel-Cadmio o Ni-Mh, questi ultimi privi di effetto memoria. |
Acquisire |
|
Scaricare o ricevere un’immagine da uno strumento per la cattura delle immagini come una fotocamera o uno scanner. |
Acquisire |
|
Vedi: Importare |
Acquisizione, dispositivo di |
|
Vedi: Sensore |
Acrobat |
|
Applicazione softweare di Adobe per la creazione di file PDF o Portable Documents Format, un formato ipertestuale che può includere sia testi che immagini che è leggibile tramite un "reader" distribuito gratuitamente su tutti i sistemi operativi |
ACUTANZA |
|
Misura soggettiva della passaggio più o meno netto da una zona nera a una chiara dell'immagine sulla pellicola sviluppata. Dipende da una serie di fattori, fra cui il tipo di granuli di alogenuro utilizzati e il tipo di sviluppo. Di solito per determinarla si utilizza un soggetto con un elevato contrasto, come una mira ottica. |
AD/DC |
|
(Analog Digital Converter). Sistema hardware che converte il segnale analogico proveniente dal sensore della fotocamera in digitale in un formato matematico binario per poter essere trattato digitalmente |
AE |
|
Automatic Exposure. Acronimo inglese che definisce il sistema di misurazione automatica dell'esposizione. |
AE LOCK |
|
Funzione che permette di memorizzare la lettura esposimetrica nella memoria della fotocamera. Viene utilizzata per poter misurare un punto marginale dell'immagine con l'area di lettura e quindi ricomporre l'inquadratura. |
AF |
|
Autofocus, Messa fuoco automatica |
AF |
|
"Autofocus", messa a fuoco automatica |
AF CONVERTER |
|
Aggiuntivo ottico utilizzato per collegare obiettivi non autofocus con una fotocamera autofocus. |
AF LOCK |
|
Funzione della macchina fotografica che permette di bloccare l'autofocus di un obiettivo su una determinata distanza. Utilizzata per mettere a fuoco un oggetto che si trova fuori dall'area del sensore di lettura del fuoco e quindi ricomporre l'inquadratura. |
Afocale |
|
Sistema ottico che ha i fuochi all'infinito e non fornisce immagini reali, derivano dal principio del cannocchiale Galileiano |
Aggiuntivi Ottici |
|
Elementi Afocali da montare sugli obiettivi per variarne le caratteristiche trasformandoli in strutture grandangolari o tele |
Algoritmo |
|
Serie di istruzioni di elaborazione matematica |
Aliasing |
|
Effetto per cui nelle immagini digitali le linee curve sono rappresentate a gradini, questo è dovuto alla forma quadrata del pixel |
Aliasing |
|
effetto ottico a gradini (in gergo jaggies) che si manifesta nelle immagini digitali usando una risoluzione troppo bassa; l'immagine apparirà a quadretti anziché sfumata. Vedi anche: Anti-aliasing |
Allungamento |
|
Estensione aggiuntiva del tiraggio fornita dai tubi di prolunga o dal soffietto montato su una fotocamera per riprese ravvicinate |
ALOGENO |
|
Nome chimico degli elementi fluoro, doro, bromo, iodio. I composti dei metalli con questi elementi prendono il nome di alogenuri. Gli alogenuri d'argento, sensibili alla luce, sono il componente base delle pellicole e delle carte fotografiche. |
ALOGENURI D'ARGENTO |
|
Espressione generica riferita ai composti, sensibili alla luce, dell'argento con un alogeno (iodio, bromo, doro, fluoro). Il bromuro d'argento è il principale elemento delle emulsioni fotografiche, ma vengono usati anche il cloruro e lo ioduro d'argento. L'immagine latente prodotta su questi composti per azione della luce viene trasformata in argento metallico dai bagni di sviluppo. |
ALONE |
|
Immagine diffusa parassita prodotta dalla luce riflessa dal pressapellicola che si comporta come uno specchio con il supporto della pellicola. |
Alpha (Canale) |
|
Canale addizionato di 8 bit usato da alcune applicazioni softweare per il processo di maschera o per aggiungere informazioni all'immagine |
ALTE LUCI |
|
Parti più luminose del soggetto fotografato, le quali vengono riprodotte come zone di densità massima sulla pellicola negativa e sulla stampa positiva o in diapositiva come zone più chiare. |